martedì 22 dicembre 2009

LA PECORA


Sono le 10 del mattino. Io e Barbara siamo a fare l'inventario nel magazzino dell'ospedale. Oramai credo di sapere a memoria nomi e aspetto di ogni singola scatola, di ogni singola pillola. E' una palla mostruosa, polvere in ogni scansia, l'ordine alfabetico che non mi sembra corrispondere a quello che ho imparato a scuola, quantitativi che non coincidono mai con le risultanze dei registri, ...ma si deve fare. Speriamo di cavarcela in fretta. Cristiana è nel suo solito studio, alle prese con malati e malattie di cui diremo oltre. Emanuele è a casa. Squilla il telefono. E' don Alberto. Lui e Don Daniele sono qui da anni per diffondere la parola e gli insegnamenti di Gesù. Sono della provincia di Milano. Don Alberto è tornato da poco dalla brusse (villaggi della savana dove va per le catechesi). E' affaticato da ore di macchina sulle piste e vorrebbe dormire. Da un paio d'ore una piccola capretta bela straziante non lontano dalle finestre della sua stanza. "Potete far smettere quella pecora che è legata all'albero ?" Il tono è appena cordiale. Chi c'era racconta davvero che 'sta povera pecora era agli stremi. Forse non mangiava da giorni, era sola ed impaurita. L'aveva "parcheggiata" lì uno dei volontari. Più tardi sarebbe passato a riprenderla. Servirà per il pranzo di Natale.
Prontamente il guardiano sfronda un cespuglio con il suo macete. La pecora si sazia, il Don può dormire tranquillo.

3 commenti:

  1. tanti auguri!!!!
    che la nascita del salvatore porti gioia anche a voi, cosi lontani dagli occhi (anche se internet fa miracoli) ma sempre nei nostri cuori!!
    Fabrizio

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  2. Auguri ragazzi, sono certa che anche attraverso di Voi arriva la lieta novella: oggi è nato il Salvatore. grazie per quello che fate. Erminia

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  3. Tanti auguri! Possiate trovare sotto l'albero gioia e felicita'!
    Mister

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