martedì 29 dicembre 2009

ACQUA – parte 1 - [23.12.2009]

Il mio regalo di Natale è arrivato in anticipo. Inaspettato e pertanto ancor più bello. Non si può comprare, non si può trattenere. E' ovunque, anche qui in Africa. Basta scavare. E' semplicemente...l'acqua.

Quando ho fatto il mio ultimo campo scout con il gruppo del Padova 15 (c'eravamo io, Giulia, Valentino, Nicola, Caterina e Marco), abbiamo camminato per una settimana nelle montagne agordine (da Taibon a Falcade, passando per il Monte Agner ed il Focobon). I posti erano incantevoli, la fatica tanta, ma c'era quello spirito scout che ci univa. C'era la voglia di avventura che contagia chi ha voglia di mettersi in gioco. E' stata una route da sogno. E di miraggi. L'acqua la trovavamo una volta al giorno. Le cartine la segnavano abbondante, ed anch'io mi ricordava che la zona non dava problemi (quel percorso l'avevo fatto 15 anni prima da rover;...già, forse in 15 anni le cose cambiano un po'...). Eppure arrivavamo a sera con le borracce mezze vuote, giusto per cucinare la cena. Sentivo la responsabilità dei "miei" 5 ragazzi e non sapevo con chi condividerla. Il penultimo giorno ci siamo riforniti presso una malga, ma c'era poca acqua anche per il bestiame. "Quando passate il valico, di là dovreste trovarne. Anche se a dire il vero il ghiacciaio è oramai a secco ed ho sentito che in rifugio l'hanno partata con l'elicottero". Non ci aveva reassicurato poi molto, ma ci aveva dato tutta l'acqua che poteva. Ho chiesto ai ragazzi di andarci calmi, di tenerne un po' per i momenti di necessità. Ma Giulia era in crisi, non ce la faceva. Lo zaino era sempre più pesante. Le ho dato tutta la mia acqua ed io ho svuotato la mia borraccia. Ho alzato gli occhi al cielo, cercando quelle nuvole che sono solite seguirci nel nostro cammino. Quelle che quando non vuoi, ti rovesciano sulla testa tutta l'acqua che hanno dentro. Quel gionro in cielo non c'erano nuvole, solo tanto sole. Passammo il valico, ma di acqua non c'era traccia. Camminammo altre sei ore, scendendo verso valle. Da lontano scorsi una malga, poi iniziai a vedere cespugli di mirtilli...ed infine riuscii a sentire il rumore inquieto dell'acqua di un torrente. Ricordo che tutti noi abbiamo ritrovato di colpo le energie, il sorriso, l'entusiasmo. Poi mi ci sono infilato dentro fino al ginocchio. Desideravo tutta l'acqua della terra, e finalmente ce l'avevo a portata di...bocca.

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