martedì 22 dicembre 2009

ALLO STADIO [13.12.2009]


Poche cose da raccontare questa settimana, ma una proprio non si può tacere. Il "nostro" impresario (quello a cui sono affidati i lavori di ampliamento dell'ospedale) ci attende fuori dalla chiesa (la messa qui dura almeno 1 ora e mezza, con annessa traduzione in lingua foufouldé, per le persone che arrivano dai villaggi vicini) con 5 magliette della Roumde Adjia-FC. Proprio così, il nostro imprenditore è presidente di una squadra di calcio (mi ricorda qualcuno). Lo scorso anno sono riusciti a centrare la promozione e quindi quest'anno giocano di diritto nella massima serie. Saranno i soldi che gli abbiamo dato qualche giorno prima (!) o forse perché gli siamo simpatici (?), ci invita all'incontro del pomeriggio. Ore 15.30 allo stadio cittadino. Lo stadio l'avevo visto in google, prima di partire dall'Italia; non pensavo riuscissero a mantenere un terreno con un'erba così bella e verde. Non fosse altro perché fuori ci sono 40 gradi. Sotto una candela assurda, entriamo. Di fronte ci sono le tribune. Spettatori pochi, ma gioca la seconda squadra della città. La prima è in trasferta, e guida il campionato. Ci sediamo comodi comodi sulle gradinate. A dire il vero fa così caldo, che il sedere brucia. Alcuni tifosi ci inquadrano subito (gli unici con il cappellino e zainetto). Vengono a fare conoscenza; sono incuriositi (perché non abbiamo scelto la tribuna coperta, il cui costo è di equivalenti 2 euro) e quando diciamo loro che siamo italiani...stupore e congratulazioni. Siamo i campioni del mondo (!), i nomi dei giocatori della nazionale li conoscono tutti a memoria, ...ma ci sfottono per Silvio. Noooo!! sono venuto via dall'Italia per non sentirne parlare più. Ed invece, a migliaia di chilometri da casa, durante una partita che deve ancora iniziare (siamo arrivati in anticipo perché poteva esserci la fila !), mi parlano di mafia, di leggi "ad personam" e di veline. Per concludere che "con i soldi si riesce a comprare tutto". Non ci potevo credere. Penso: perché con tutti i problemi che hanno, impiegano il loro tempo ad interessarsi di Silvio ? Forse perché la cosa li diverte, o forse perché percepiscono che tutto sommato loro non sono poi messi così male. Mah !
Da questo terribile confronto, ci salva un gol della "nostra" squadra (il solito culo di noi italiani). In mezzo al tripudio di molti, un tifoso scatenato corre per tutta la gradinata, urla di gioia, canta e balla. Nel frattempo perde ad una ad una tutte le sigarette, quindi gli cadono gli occhiali e infine gli si sfila una scarpa. Ma lui continua ad esultare. Nulla di strano, come da noi. E' la forza del pallone.
p.s.: il gol era regolare e molto bello, una girata al volo sul filo del palo.
Resistiamo sotto il caldo solo il primo tempo, poi "asciugati" dal sole ce ne torniamo a casa. La partita finirà 2 a 0 per noi. Il giorno dopo, il nostro presidente-muratore ci fa sapere che in tribuna aveva riservato per noi due posti speciali, con tanto di picchetto d'onore. Vabbè, sarà per la prossima partita.




1 commento:

  1. i parallelismi mi sembrano tanti...... e conoscono forse le cose non migliori di noi!!!ma per fortuna ci siete voi che ci inorgoglite e ci rendete rispettabili ai loro occhi!!! GRAZIE!!!!
    con affetto
    papa'

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