venerdì 25 giugno 2010

5 CONTAINER [21.06.2010]

Questo è arrivato lunedì, preceduto da una telefonata alle 6.45 della mattina. La sua storia è diversa, per questo ve la racconto. Il container arriva via camion direttamente dal porto di Douala. La trafila treno+camion è troppo lunga, anche se quella del solo camion è più costosa. In tre giorni ha fatto più di 1500 km.
Quando mi chiamano mi precipito per andarli a prendere in città e portarli al cantiere dell'ospedale. Mi dicono di essere già al ponte della Benouè (fiume che lambisce il lato sud della città); salto colazione e mi precipito. Arrivo e non trovo nessuno. Chiamo per sapere dove sono. Sono al pedaggio a 20 km dalla città. Porcaccia la miseria!!!! Dico loro che li aspetto prima del ponte; quando vedono la macchina bianca, su quella ci sono io. Si devono fermare, controlliamo i documenti e poi – per evitare problemi con la polizia – prendiamo la "tangenziale". Dopo mezz'ora passa un camion a velocità sostenuta. Ha sopra un container. Mi accorgo che è uno dei nostri dal numero identificativo. Mi hai visto ? (ero l'unica macchina in strada). Perchè non ti sei fermato ? Accendo il motore e lo inseguo. Quando lo affianco siamo sul ponte. Lui mi stringe e sono costretto a lasciargli strada. Peccato però che lui la strada non la conosca, quindi non si ferma al fischio della polizia (che comunque non ha la macchina quindi non ti insegue) ed entra in città. Finalmente lo supero e gli faccio cenno di seguirmi. Di riprendere la tangenziale non se ne parla, non c'è spazio per fare inversione a U. Mi tocca inventarmi la migliore strada possibile, possibilmente senza buche (ironia), cercando di evitare i mille poliziotti e militari sparsi per ogni strada e pista. La soluzione è "tagliare" per alcune viette del centro, attraversando la zona del materasso, poi la zona dei ricambi auto, infine la tangenziale sud...che è tutta una buca nel nostro senso di marcia...per cui la percorriamo contromano. Come tutti. Arriviamo al cantiere. Chiamo le gru. Il tipo ubriaco c'è ancora. Oggi è sobrio, ma il camion-gru proprio non è affar suo. Viste le fatiche e gli inconvenienti con il terzo container, decido che parcheggiamo il quinto fuori dal giardino. In strada.
La manovra si svolge in un quarto d'ora. Anche questa volta con un po' di brividi (veder il container dondolare come un ragno appeso alla sua ragnatela...ti fa trattenere il sospiro).
Tutti liberi di tornare a casa ? Certo che no ! Siccome il nostro cortile è pieno di container e già da tempo stavo progettando di liberarlo (sennò diventa come il giardino con i sette nani e cenerentola), chiedo se mi possono caricare e trasportare un vecchio container da Benjamin (al quale l'abbiamo venduto a prezzo di favore). Nessun problema per i ragazzi della Sodecoton. Il camionista invece vuol essere pagato. Badate bene, solo per guidare il camion per mezzo chilometro. Tratto e l'affare si fa.
Questo vecchio container, che noi chiamiamo il container del cemento, è da anni posato direttamente a terra, un po' infossato. Si decide di sollevarlo da un lato e di trascinarlo verso il centro del giardino. E' la cosa meno indolore da farsi. Facendo attenzione agli alberi di mango, per favore. La gru lo solleva, lo trascina un paio di metri...poi vedo tutti "mollare" quel che stavano facendo per inseguire un "raton" (che è proprio come nel nostro dialetto, un grosso topo). Uno che scende giù dal camion-gru, disindeteressandosi completamente del fatto che il container è lì appeso, il giardiniere che molla di schianto la carriola e brandisce il rastrello, Abdullai (che dirigeva da terra le manovre della gru) che corre inciampando sulla carriola...schizzano come delle molle. Il "raton selvatico" qui è un piatto prelibato. Giuro che non l'ho mai mangiato, e giammai penso di farlo. Ma per loro è una prelibatezza. Alla fine il raton si nasconde, loro imprecano, io resto abbastanza allibito. E' durato tutto qualche secondo; penso che sia stato un sogno (incubo).
 
Quando vedo il container del cemento uscire dal cancello penso che anche oggi un piccolo passo è stato fatto. Anche questo fa parte del mio lavoro qui in cameroun.

p.s. Il quarto container deve ancora partire dalla stazione dei treni. Aspetta: la scusa anche questa volta è che stanno scaricando i container di cotone. Non so bene, ma sembra che qui, solo in cameroun, il ciclo del cotone sia di 365 giorni l'anno. Cotone per tutte le stagioni....

1 commento:

  1. Parrebbe che i nostri bravi corrieri (leggi SDA, Bartolini e compagnia cantante) abbiano fatto un bel corso accelerato sulla movimentazione pacchi da quelle parti... Praticamente nessuna differenza!

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