giovedì 14 ottobre 2010

CAMEROUN – CONGO: 0-2

Sabato 9 ottobre 2010, match di Coppa d'Africa tra Cameroun e Repubblica Democratica del Congo. Sono giorni che la città è in fibrillazione. Il match si gioca alle 15.00 allo stadio di Roumde Adja, dove già ero stato con Emanuele. Lo stadio è pieno zeppo, il "colpo d'occhio" è davvero bello. Arriviamo alle 13, con poco anticipo, ma sufficiente per permetterci comunque di prendere dei buoni posti. Anche se intorno al campo di calcio c'è la pista di atletica, i giocatori si vedono benissimo. Fortuna che il tempo è un po' coperto, altrimenti sai che arrostita...Quando entrano i Leoni, in testa Eto'o, lo stadio si infiamma. Fino a quel momento nessun coro, nessuno sfotto' (di congolesi in effetti non si vede traccia), solo chiacchere e un po' di corse per trovare dell'acqua. In realtà non sembra davvero un match internazionale. Noi "bianchi" siamo una decina, a tifare Cameroun, ovviamente. Per animare un po' lo stadio, proviamo (io insieme a Barbara, l'unica che mi dia sostegno in questo) a lanciare una hola. Proviamo e riproviamo, ma evidentemente qui non sanno cos'è. La gradinata alla mia destra, e subito dopo la tribuna d'onore, non colgono il messaggio. E la nostra onda si affloscia dopo pochi metri. Peccato.
Inizia l'incontro, per la prima mezz'ora tutte e due le squadre trotterellano. Quando il pallone lo tocca Eto'o, tutti gridano e si esaltano. Ma in realtà non fa granché. Nemmeno fosse Maradona...Quando non te l'aspetti, ecco il gol del Congo, alla prima azione utile. Lo segna il numero 12, lo segna ed esulta, e lo stadio è di ghiaccio. Nessuna rabbia, qui sono tutti convinti che il Cameroun ribalterà il risultato. E' solo questione di tempo. Già, ma intanto un tempo se n'è andato....Non c'è reazione, non c'è gioco, non c'è nemmeno orgoglio. I Leoni sembrano dei gattini bagnati. Già, perché poi si è messo a piovere, solo 10 minuti, ma ha reso il campo scivoloso. Fortuna che ha anche un po' rinfrescato. Si riparte, sempre al trotto. Qualche azione un po' più intensa fino a che...succede il miracolo. Il Congo fa autogol: 1 a 1. Lo stadio è tutto in piedi (perché poi, se anche questa volta hai avuto bisogno dell'aiutino ?), i giocatori incitano il pubblico. Per i successivi 10 minuti il ritmo è indiavolato, ma senza uno schema di attacco. Tutti vogliono fare il bel tocco, tutti cercano l'applauso...nessuno pensa al gioco di squadra ed al risultato. Tipico. Non c'è da stupirsi. Ad ogni piccola spinta o intervento un po' "deciso", ecco che si levano insulti verso l'arbitro, accusato di essere dalla parte dei congolesi.
In realtà è stata un po' una delusione. La partita, intendo. Noi ci siamo divertiti in ogni caso. Mi dispiace solo che anche per una semplice partita il ritornello sia sempre quello di giustificare i propri fratelli, inveire contro la sfortuna, il campo, ...Non ci siamo, piccoli gattini. Non ci siamo.

E' finita 1 a 1, ma i gol sono tutti del Congo.

L'indomani molti chiedono della partita, tanti dicono di avermi visto in tv, inquadrato dalla telecamera mentre cercavo di far fare la hola allo stadio.

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