venerdì 10 settembre 2010

SCIOPERO

Lo sciopero che non ti aspetti...perché qui hanno lavorato anche il giorno di festa (cioè il 16 agosto, festa comandata dal Presidente della repubblica del Cameroun). Tutto ha inizio la sera prima, quando l'impresario viene a chiedere i soldi per pagare gli operai. Soldi che non gli spettano, perché gli sono stati già dati. Allora monta una sceneggiata e straparla. Convoca gli operai nel suo ufficio in città...e il giorno dopo in effetti il cantiere è fermo. L'ordine è di non presentarsi perché l'uomo bianco non ha pagato. In effetti le cose non stanno proprio così. La mattina che il cantiere è silenzioso, io e Benjamin siamo stati all'ispettorato del lavoro. La vera verità è che il suo nome sono stufi di sentirlo. Ha mille cause aperte con il personale, per mancati pagamenti. Fa anche un'altra simpatica cosa: si fa dare gli ultimi soldi per terminare i lavori e poi non finisce il cantiere. Ma ogni volta che finiamo in discussione, lui dice che lavora per la chiesa, che lui è un fedele cristiano. Sarà, ma a me non mi convince. La sera dello sciopero è passato tutto chieto, sorridente e tranquillo a chiedere i suoi soldi. "E perchè oggi non ha lavorato nessuno ?" Mi ha risposto che gli operai devono mandare i figli a scuola, hanno bisogno dei soldi..."E perché non glieli dai i soldi, visto che te li ho dati ?" La discussione continua per un'altra ora ma questa volta più serena. Si capisce che ne ha bisogno, dei soldi. Forse i suoi operai, una volta tanto, gli hanno fatto capire di essere un po' più onesto (anche perché io con gli operai nei giorni prima ci avevo parlato; avevo annusato la trappola e avevo detto loro come stanno realmente le cose: i soldi ci sono, i soldi li ha. Fateveli dare !). Forse loro sono meno attaccati ai soldi di lui, che li paga una pipa di tabacco e li riempie di parole.
Il cantiere è ripreso. Nulla sembra essere successo. Nessuno ha un commento da fare. Con me sono sereni. Mi vedono sudare con loro, spostare carriole di sabbia e di cemento, alzare sacchi e piastrelle. Perché non dovrebbe essere altrimenti ? Com'era? "...siamo dello stesso sangue tu ed io, fratellino..."

1 commento:

  1. Ciao ragazzi, come è bello avere nuovamente vostre notizie .....ne sentivo la mancanza fino a provarne sofferenza (grave?).... e poi è così stimolante scoprire un altro mondo attraverso i tuoi occhi e.... il tuo cuore..... un abbraccio - lietta

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