sabato 3 aprile 2010

PENSIERINO PER PASQUA

Ho ricevuto da una persona speciale una mail che non mi aspettavo. Volevamo convidiverne con voi un pezzo, perchè ci ha colpito nella profondità del suo messaggio.

Questa storiella racconta di un bambino che, su una spiaggia dopo una tempesta, raccoglieva le stelle marine buttate sulla riva dal mare grosso. Quando passò di lì un adulto fece osservare al bambino che le stelle spiaggiate erano troppo numerose perchè lui potesse mai riuscire a ributtarle in mare e salvarle e che, in fondo, il fatto che riuscisse a ributtarne qualcuna in mare, non faceva poi una grande differenza. Il bimbo, raccogliendo una stella e mostrandola all'adulto disse "si, ma per questa fa differenza".

Anche noi ci vediamo come bambini sulla spiaggia.....in effetti.
Qui la realtà di miseria e di corruzione va ben oltre quel che possiamo (e siamo in grado di) raccontare. Ed il senso di impotenza nel riuscire a cambiare anche solo minimamente le cose è davvero grande.
Ci sono sere che non riesco ad addormentarmi per la rabbia che ho addosso; Cristiana, più di me, si trova a veder morire persone sul letto di ospedale solo perché non c'è una sacca di sangue per una trasfusione o manca un donatore, o il donatore è infetto (il tasso di malati di aids è molto alto, e per lo più le persone non sono a conoscenza del loro stato di malattia), o semplicemente il familiare si rifiuta perché non ha i soldi. L'altra mattina è morta una ragazza di 19 anni. Il marito di 35 (matrimonio combinato) s'è girato dall'altro lato e se ne è andato. Senza versare nemmeno una lacrima. Ne sceglierà un'altra.
Qui è difficile capire anche la cultura. Sono per lo più mussulmani, con un senso molto diverso dal nostro di rispetto verso la donna. Aspetti per noi assurdi, ma che qui sono la normalità.
Ecco, essere qui ci fa davvero capire il significato di quello che la vita ci ha regalato. Ci fa capire il senso di rispetto verso l'altro, il senso della libertà di scelta, di pensiero, di azione. Cose scontate per noi occidentali abituati ad avere tutto (senza chiedere e senza dover combattere), fino a quando non le vivi sulla pelle.

In Italia sono stati giorni di elezioni. Quando possiamo, di tanto in tanto facciamo una capatina su qualche sito italiano, per vedere quel che sta succendendo “a casa”. Leggo cose che mi fanno personalmente spaventare.
Torneremo, perché è quello che ci siamo ripromessi prima di partire.
Ogni tanto riaffiora la nostalgia di casa ma questa esperienza ci fa capire che dobbiamo cambiare modo di vedere e di vivere le cose. Qui sono abituati a lottare per vivere, mentre noi non riusciamo più a combattere nemmeno per difendere quel che abbiamo raggiunto e che ci stanno “soffiando”.

Buona Pasqua a tutti.

Un abbraccio fraterno....di pace, amore e gioia infinita.
Alberto e Cristiana

1 commento:

  1. Mi auguro possiate portare una sana visione "dall'esterno" di quanto accade qui in Italia. Quando si è immersi nella puzza, non ci si accorge che sta arrivando al collo. Vi prego, venite a svegliarci, in modo da poter rialzare la testa!

    Vi pensiamo tanto..

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