giovedì 11 novembre 2010

2 NOVEMBRE

Oggi sarei dovuto rientrare a lavoro, invece siamo ancora qui. Cos'è successo ? Nulla di grave, solo la voglia di veder finito il nostro lavoro, di veder realizzate un po' delle cose che abbiamo iniziato. Il cantiere è stato ufficialmente chiuso (saldando il debito con l'impresa) il 30 ottobre. Adesso mancano gli allestimenti interni ed il trasloco di alcuni locali. Sarà un lavoraccio perché il materiale è tanto. Ci muoviamo come mille formichine all'interno della nuova struttura. Nel frattempo alcuni dipendenti curiosi si affacciano a vedere i nuovi locali. L'inaugurazione ufficiale sarà per i primi di dicembre, ma la nuova ala sarà agibile credo a metà di novembre. Pochi giorni ancora, allora, di duro lavoro. In tutti c'è molta soddisfazione per quello che stiamo facendo. La stanchezza inizia a farsi sentire. Le piogge oramai sonoo terminate, se ne riparlerà ad aprile. Il caldo non ci abbandona, ci fa solo respirare meglio la notte. Ci sono giorni che vorrei scostare le tende e vedere il cielo nuvoloso, invece l'ombra degli alberi mi fa capire che anche oggi sarà fatica e sudore. Tanto sudore. Sono nell'ordine di tre magliette al giorno.
Anche Cristiana inizia a vedere i primi risultati. I suoi "allievi" si gestiscono oramai da soli le ecografie; ...e pensare che lei non ne sapeva nulla e che gli infermieri non avevano nemmeno mai visto un ecografo. In Africa succede anche questo. Fatica, impegno, sudore, sorrisi, tenacia...ed un piccolo traguardo è stato raggiunto.
Sono giorni che si rientra stanchi e la voglia di scrivere viene meno.

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