giovedì 11 novembre 2010

6 NOVEMBRE

Mentre gli altri apparecchiano la tavola e preparano la cena, mi sovviene un dubbio. Più di un dubbio, certezza. Oggi è un anno che siamo in cameroun. Cosa ne abbiamo capito ? Poco e molto. Una tempesta di emozioni. Ti giri indietro e non sembra che un anno sia passato. Siamo arrivati timorosi di tutto. Fiduciosi, curiosi ma al tempo stesso "pulcini bagnati". Oggi possiamo dire che sembra di essere a casa. Abbiamo trovato un ritmo, il piacere di stare con questa gente, il lusso di nuovi amici straordinari. Non so trovare una cosa che mi piace più di tutte. Sono mille. Come le difficoltà, ma che cerchiamo di affrontare con coraggio. Ripartiresti ? Si! Perché ? Vieni a vedere, non te lo so spiegare. Ma nello zaino metti anche un sacco di pazienza e la voglia di conoscere un nuovo modo di vivere. Posso solo dire che siamo fortunati. Qui, ma soprattutto a casa. Nel nostro mondo abbiamo il tempo per divertirci, per stare insieme, per progettare. Nei villaggi della brusse c'è solo il tempo per trovare il cibo...e aspettare il domani. Ma c'è una dignità che noi non conosciamo. Questa è la grande differenza. Non l'assenza dei giornali, la mancanza del cinema, delle patatine fritte e del gelato.
Ed in più abbiamo la possibilità di alzare la testa. Qui no.
Ed abbiamo delle scuole che, malgrado tutto, ci insegnano a ragionare, a pensare, a capire. Ma abbiamo anche una natura rovinata. Qui una alluvione è attesa come la manna dal cielo, nella nostra terra fa solo disastri.
Saremo a casa il 29 dicembre. Tardi per il Natale, presto per Capodanno.

1 commento:

  1. Auguri Ross! anche se in ritardo.
    dai torna che del tandem me so rotto e bae

    beps

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