venerdì 17 dicembre 2010

RAMATOU

Siamo a Saare Jabbaama per i saluti agli educatori ed ai ragazzi. Fra pochi giorni partiamo ed allora eccoci in giro per le strutture per un saluto finale.
I ragazzi più grandi stanno ripulendo il mais per il pasto serale; i più piccoli sono a scuola. Arriva una macchina con Jacques e Ramatou, l'unica educatrice femmina. E' in maternità perché un mese fa ha partorito una coppia di gemellini. Da quando si è dedicata forzatamente alla gravidanza, non ha più messo piede a Saare Jabbaama. Quando i ragazzi la vedono le corrono incontro entusiasti, per loro è come se fosse una mamma. Le strappano di braccio i piccolini, la riempiono di baci ed abbracci e si coccolano i neonati. E' una immagine bellissima, di una dolcezza e di una semplicità disarmante...dei ragazzi di strada, che non hanno quasi più famiglia, che si prendono cura dei fratellini più piccoli con un amore sincero e totale. E' bello esserci, per riassaporare ancora una volta i valori veri di questa vita.
Parlare con Ramatou smuove l'anima. Il primo compagno è scappato quando ha saputo che era incinta; lei se n'è andata di casa perchè osteggiata dalla famiglia. Il suo nuovo compagno, padre dei due piccolini, è senza lavoro. E lei, a Saare Jabbaama, era una volontaria, senza stipendio. Eppure è qui, grazie anche al contributo della struttura, con il sorriso di sempre.

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