venerdì 17 dicembre 2010

14.12.2010, notte

"Notte prima degli esami" è una vecchia canzone di Venditti. Per noi che l'abbiamo vissuta ed è ancora viva nei nostri pensieri, è stata una notte piena di pensieri, di paure, di ansie e di speranze. Ma la costante era che ...non dormivi. Ed eccoci qui, anche noi, con gli occhi fissi a guardare il soffitto, a captare gli ultimi rumori del giardino, ad aspettare il telefono di Abrham che suona, a farci mille domande...abbiamo fatto qualcosa, qui in un anno e poco più ? Abbiamo creato legami che possano durare nel tempo ? Abbiamo lasciato una piccola traccia del nostro passaggio ? Se fossimo sinceri con noi stessi, dovremmo dire di sì. Qualcosina abbiamo fatto, ma resta il dubbio che resti ancora molto da fare. Andare via così, "di corsa", è un po' come scappare. Ma non ci sarebbe mai fine, quel giorno della partenza non arriverebbe mai...allora ti resta di guardare le valigie appoggiate al muro, pieni di ricordi e di sensazioni, appoggiare la mano al muro per cercare ancora quel calore di questa terra che scotta, sentire se i tuoi vicini di stanza dormono, ...

E' la nostra ultima notte a Garoua, domani si parte per la capitale...tutto sembra finito in un attimo. Un bellissimo quadro appoggiato alla porta è il regalo di amici che hanno camminato con noi. Difficile non piangere nel leggere il loro ultimo saluto.

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