martedì 23 marzo 2010

SOLDI PER LA VITA

[...qualche settimana fa...]

Un uomo giace da una settimana su un giaciglio all'interno della sua casa di terra e paglia. E' stato morso da una vipera mentre faceva legna. Il villaggio dista dall'ospedale almeno 15 chilometri, e a piedi è impossibile farcela.
In un villaggio vicino, Emanuele e Pierre stanno acquistando dei maiali da portare alla Farm, quando vengono avvisati delle condizioni dell'uomo e viene chiesto loro se lo possono portare all'ospedale. Le condizioni sono già molto critiche; per questi otto giorni è stato curato con i metodi tradizionali. Una "pietra nera", un sasso che sembra avere la proprietà di "risucchiare" il veleno. La famiglia non ha i soldi per le cure mediche, nè per il trasporto.
Emanuele lo carica in macchina, procura le medicine ed in ospedale provvedono alle prime cure. Le prime reazioni sembrano promettere bene, ma c'è bisogno di sangue per la trasfusione. Tanto sangue. Solo un familiare (uno dei tanti figli dell'uomo) si offre volontario, ma non basta. La moglie stessa ed altre persone del villaggio si rifiutano di donarlo; nei giorni a seguire devono lavorare duro al campo ed in questa stagione le forze vanno conservate.
Passa la notte. Il giorno seguente l'uomo inizia a dare segni di cedimento. Poche ore più tardi, verso l'imbrunire, se ne va.
Questione di sopravvivenza. Nessun grosso dramma. La vita qui è così. E viene accettata con molta dignità. Noi restiamo in silenzio, un po' increduli, sbigottiti, amareggiati. Difficile provare a capire.

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